Polonio e sigarette

mercoledì 27 agosto 2008 Posted by tfrab 0 comments

thank_you_4_smoking La "notizia" del Polonio-210 nelle sigarette, quando l'ho letta, mi è giunta tutt'altro che nuova: la pigrizia mi ha impedito di investigare. Per fortuna ci ha pensato l'ottimo Gravità Zero. C'è da dire che, come al solito, i nostri giornali deformano le notizie per fare un po' di sensazionalismo. Ad esempio nel testo riportato dal Corriere della Sera si legge:

Per arrivare a queste conclusioni sono stati analizzati oltre 1.500 documenti interni delle company del fumo, rivela il quotidiano britannico The Independent

che lascia intendere come la cosa fosse nota solo alle case produttrici e solo a loro (da almeno 40 anni). Probabilmente non è esatto, dato che gli autori dell'articolo, tra le altre fonti, hanno effettuato una banale ricerca on-line:

We conducted online searches between 2005 and 2007 with a snowball search technique,10 initially combining terms such as polonium, PO-210, radioactivity, Chernobyl, PB-210, and lead-210.

Anche ammesso che si trattasse di documenti con accesso riservato, il primo dato in letteratura scientifica è del 1964, su Science. Oppure, se non sapete l'inglese potete sempre consultare Viver Sani e Belli del 2000, e altre prestigiose riviste specialistiche italiane. Così, tanto per capire quanto la cosa fosse segreta.

Come mai c'è Polonio? I fertilizzanti usati per il tabacco, e non solo, sono ricavati da minerali. Quando si va a scavare in profondità può capitare di tirare su qualche radionuclide naturale, che poi sopravvive fino ad arrivare alle foglie di tabacco. È chiaro che fumando il Polonio va a contatto diretto dei polmoni, aumentando il rischio di sviluppare un tumore.

Redeem Team

domenica 24 agosto 2008 Posted by tfrab 0 comments

redeem_team_victory

Dopo una finale bellissima gli Stati Uniti tornano in vetta al basket mondiale. Ma l'era del Dream Team  è ormai un ricordo, il basket FIBA dà lezioni di tattica e tanti europei militano nell'NBA. In attesa di Londra 2012 la rivincita è in Turchia, tra due anni.

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Ecoballe - Paolo Rabitti

sabato 16 agosto 2008 Posted by tfrab 1 comments

ecoballe rabitti Considerata la quantità di dilettanti che scrivono, a sproposito, di ambiente, il libro di Paolo Rabitti è un evento da segnalare. L'autore, docente universitario e consulente tecnico per varie procure, analizza lo scandalo rifiuti campano, cercando di smentire il luogo comune secondo cui è tutto colpa della sindrome NIMBY. A giudizio di Rabitti le cause del disastro sono fondamentalmente due: la prima è il famigerato CIP6, la seconda una serie di forzature della gara d'appalto, prima, durante e dopo, che hanno portato alla situazione che tutti conosciamo.

Secondo l'autore la Impregilo avrebbe vinto la gara fornendo un piano irrealistico, che taceva la quantità di discariche necessarie, e i costi connessi, prospettava una produzione di compost inverosimile, e puntava, alla fine, a bruciare la maggior quantità di rifiuti possibili. Dato che il CIP6 è un incentivo indiscriminato a bruciare tutto, ci siamo ritrovati con una quantità enorme di ecoballe da trattare, e che di fatto sono denaro contante in attesa di essere incassato. Il quadro è completato dalla connivenza di diversi politici che, spinti dalle pressioni delle banche, avrebbero continuamente alterato le regole del gioco.

Le accuse sono molto gravi: per quanto mi riguarda fino a prova contraria vige la presunzione d'innocenza, inoltre il libro presenta solo l'argomentazione di una parte, senza dar voce agli accusati. Di certo sarei curioso di sapere che ne pensano all'ARPAC, che è molto criticata in diversi passaggi. Pur con questi difetti, il libro merita di esser letto, sia per cercare di capire meglio i meccanismi che hanno portato alla situazione attuale, sia per approfondire alcuni aspetti tecnici che ai non addetti ai lavori sono poco chiari (FOS, percolato, biogas, e via dicendo). L'epilogo del libro è abbastanza interessante, al netto di un paio di castronerie: la citazione di Al Gore è, a mio parere, una gran fesseria, e gli inceneritori che spuntano come funghi io non li vedo. Però il calcolo che dimostra l'assurdità dell'incentivo CIP6 e le "sette leggi" sulla raccolta differenziata sono degni di nota.

Quando si dice Roma Ladrona...

giovedì 7 agosto 2008 Posted by tfrab 0 comments

Windpark Sul blog Realismo Energetico trovate il link a questo bell'articolo di Panorama, a firma Mario Sechi. Interessante questo dato:

1 megawatt di elettricità prodotto nel Settentrione il 10 luglio scorso costava 106,66 euro, al Centro e nel Meridione 123,29 euro, in Sardegna 113,06 euro e in Sicilia toccava la stratosferica cifra di 171,09 euro. Incredibili asimmetrie di prezzo che si spiegano così: alcune zone dell’Italia non sono collegate alla rete nazionale e questo crea una serie di disfunzioni nella distribuzione di energia.

Dopodichè il prezzo effettivo che si paga, uguale in tutta Italia, viene ottenuto facendo la media dei vari prezzi. In questo modo le inefficenze dovute alle opposizioni dei vari politici locali a qualsiasi infrastruttura, foss'anche una semplice linea dell'alta tensione, vengono scaricati sulle comunità "virtuose". La proposta, assolutamente condivisibile, è di non fare più la media, ma di far pagare a ciascuno il prezzo pieno, in modo da togliere ai vari arruffapopolo l'acqua in cui sguazzano. Se il centrosinistra avesse un po' di cervello dovrebbe sostenerla fortissimamente: scommettiamo che cominceranno a stracciarsi le vesti in nome della solidarietà nazionale violata e urlando contro i leghisti cattivi?

Da sottoscrivere anche la critica ai vari "piani energetici" locali: solitamente un mucchio di chiacchere inconcludenti, buoni solo per qualche taglio di nastro dell'ennesimo, inutile, microimpianto che "darà energia a X famiglie", dove X è un numero piccolo a piacere. A proposito, da quando la famiglia è l'unità di misura della potenza di una centrale? Io ero rimasto ai Watt :-)

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Mal comune, mezzo gaudio

martedì 5 agosto 2008 Posted by tfrab 0 comments

Si lamenta, lo Straniero di Elea, dello stillicidio di passi di gambero privi di organicità, che hanno caratterizzato i timidi tentativi di riformare la scuola italiana. La causa è, in primo luogo, il continuo cambio di direzione dei governi che si succedono, stravolgendo ogni volta il lavoro dei loro predecessori.

Il problema è esattamente lo stesso in campo ambientale: da Ronchi a Matteoli a Pecoraro Scanio è stato un succedersi di leggi poco chiare che si contraddicevano tra di loro, norme comunitarie non recepite per le croniche carenze italiane, riforme lasciate a metà. Adesso la Prestigiacomo, dopo un incomprensibile elogio del suo predecessore, sembra decisa a sbloccare le cose. Auguriamoci che almeno questo Governo duri un'intera legislatura,e riesca, una volta tanto, a scrivere le leggi in maniera chiara, senza aspettare la solita sentenza della Cassazione.

Altrimenti, in mezzo al caos inestricabile, gli unici a guadagnarci sono i maneggioni della peggior specie, i tanti operatori onesti rimangono ai margini, e tutti quanti ci rimettiamo.

Il meccanismo di Anticitera e le Olimpiadi

sabato 2 agosto 2008 Posted by tfrab 0 comments

Qualche giorno fa ho fatto un rapido accenno al meccanismo di Anticitera, forse la più solida evidenza dello straordinario progresso tecnologico dell'età elenistica. Scopro ora, buon ultimo, l'esistenza del "Antikythera Mechanism Research Project", dedicato allo studio di questo meraviglioso manufatto. L'ultima pubblicazione del gruppo, finita su Nature, ipotizza che uno degli usi fosse di calcolare l'inizio delle Olimpiadi. Qui il link al PDF.

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