The short supply of tall people

lunedì 26 ottobre 2009 Posted by tfrab 0 comments

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Burn the Math! era l’invito di Alfred Marshall. A distanza di parecchi anni il suo consiglio sembra andare per la maggiore tra gli economisti, almeno in quelli più dediti alla divulgazione. Aveva cominciato S Levitt con Freakonomics, ottenendo un grande successo di pubblico. D Berri, M Schmidt e S Brook , con The Wages of Wins, tentano un’operazione simile: questa volta l’argomento è lo sport professionistico americano, specialmente il basketball.

Il punto di forza del libro è il tentativo, riuscito, di andare oltre i luoghi comuni dello sport, la “conventional wisdom”, come la chiamava Gilbraith. Il basket NBA,visto attraverso le lenti dell’analisi statistica, si trasforma. Non più cinque sfide “uno contro uno”, ma un vero gioco di squadra, dove rimbalzi, stoppate e altro lavoro oscuro diventano l’essenza dello sport, evidenziando gli aspetti meno evidenti agli occhi, anche quelli esperti di dirigenti e allenatori.

Il limite del metodo rimane la carenza di statistiche per la difesa, e altri aspetti come la stima dell’abilità del coach, o la possibilità di prevedere la carriera NBA in base alle statistiche del college. Tutti temi che, nelle intenzioni degli autori, verranno approfonditi in un prossimo libro. Un bel saggio per gli appassionati di basket e dintorni, che apprezzeranno anche il blog, se non altro per testare le previsioni di D Berri sulla nuova stagione NBA ;-)

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Kindle: niente sarà più come prima (?)

sabato 24 ottobre 2009 Posted by tfrab 0 comments

Kindle

Dopo una lunga attesa il Kindle è sbarcato anche da noi. Ci sono già altri lettori in circolazione in Europa, ma l’integrazione con la libreria di un colosso come Amazon rende questo e-reader il punto di riferimento per ovvi motivi. Considerato anche il cambio dollaro/euro il costo non è esagerato, anche se dovete metterci oltre 50 € di dazi doganali: ne vale la pena? Secondo me sì, provo a spiegare pro e contro.

Il testo si legge piuttosto bene, senza affaticare la vista. Mi dicono che lo sfondo dei concorrenti sia decisamente meno grigio, la sensazione è di leggere su carta riciclata non sbiancata. Le dimensioni e il peso sono contenute (immaginate un DVD con la custodia, un po’ più pesante) e la batteria dura parecchio. All’apertura, purtroppo, vi ritroverete con la sola presa di corrente americana: niente panico, si ricarica anche con la USB del computer.

Consigliatissima la custodia, per evitare che si rovini: fate attenzione che se ordinate quella in pelle vi fermano in dogana. Dovrete firmare una dichiarazione in cui assicurate che non state contrabbandando pelli di animali più o meno esotici. All’accensione è già pronto a funzionare, configurato con il vostro account amazon: si connette alla rete 3G del telefonino, senza costi aggiuntivi. Potete consultare liberamente Wikipedia, oppure andare su amazon.com per scaricare libri e riviste in pochi minuti.

Un’altra opportunità è quella di trasferire sul Kindle file e documenti personali. Se non volete farlo via USB basta mandare un’email ad Amazon e vi ritrovate il documento convertito direttamente sull’ereader, al costo di 0.99$ a megabyte. Dato che si tratta di libri in formato elettronico potete sottolineare, annotare a piacimento o mettere segnalibri senza stropicciarlo :-)

Confesso di aver avuto un certo scetticismo prima di acquistarlo. Adesso la sensazione è la stessa di quando ebbi in mano il primo, pesante, telefono cellulare: la tecnologia migliorerà, ma ormai la strada è tracciata. Se vi piace leggere molto, anche in inglese, è un acquisto consigliatissimo. In caso contrario forse conviene aspettare che si trovino più ebook in italiano, al di fuori del progetto liberliber.it, di Wu Ming o di pochi altri, ma se Antonio Tombolini ha ragione, e io credo di sì, è solo questione di tempo.

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