Dove si discute di terremoti e pandemie

mercoledì 29 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

image Il gran parlare dell’influenza suina, o messicana che dir si voglia, mi ha fatto tornare in mente questo articolo di Scientific American, risalente a circa 10 anni fa. L’articolo inizia ricordando le grandi epidemie influenzali del secolo scorso, i disastri evitati per un pelo, come l’aviara di Hong Kong nel 1997. Tuttavia c’era una possibilità:

If the feared pandemic does not materialize until next year or beyond, though, new methods for limiting sickness and death could be available. Later this year two drugs being tested in large clinical trials could be approved for sale as new missiles in the fight against the flu. The agents—called zanamivir (Relenza) and GS 4104—show great promise for preventing influenza infections and for reducing the duration and severity of symptoms in people who begin treatment after they start to feel sick.

e in effetti ad oggi è andata bene, visto che la grande pandemia non c’è stata, e il GS 4104 è stato messo in commercio col nome di Tamiflu. Ma questi dieci anni come sono stati sfruttati? Abbiamo preso altre misure? Saranno efficaci? Il quadro lo fa quest’altro articolo, scritto nel 2005, con lo spettro dell’aviaria alle porte. Diciamo che i ripetuti allarmi, poi rientrati, hanno contribuito a creare diversi livelli di difesa, come sistemi di sorveglianza e scorte di antivirali pronte da essere usate. Basteranno? Il dubbio è lecito: la New Orleans pre-Katrina aveva diversi piani di gestione ed esercitazioni pronte. Purtroppo alla prova dei fatti si sono rivelate inutili.

Quello che è certo è che una pandemia, prima o poi, si verificherà, e rischia di essere grave. È come abitare in una zona sismica: il terremoto arriverà, bisogna prevenire i danni, per quanto possibile. Di certo qualche inefficienza nel meccanismo si è vista, e questo è grave, perché le epidemie, per essere stroncate, lasciano una finestra di circa un mese, come riporta l’articolo di SciAm del 2005 citato sopra:

Speed is of the essence when dealing with a fast-acting airborne virus such as influenza. Authorities probably have no realistic chance of halting a nascent pandemic unless they can contain it within 30 days. The clock begins ticking the moment that the first victim of a pandemic-capable strain becomes contagious.

adesso io non vorrei fare il menagramo, ma se non ho sbagliato i conti il mese è già passato. Speriamo abbia ragione Ilaria Capua, e alla fine risolva tutto per il meglio. Nel frattempo niente panico, e comunque io vicino casa ho la distilleria Varnelli: se rimedio un po’ di anice stellato metto su un laboratorietto artigianale per fare un po’ di Tamiflu :-D

Buon 25 Aprile

sabato 25 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

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Cos’è il 25 aprile per me? Quella foto sgranata che vedete sopra, una bandiera polacca che sventola sopra delle macerie. Scelta curiosa, certo, se non altro perché venne scattata a maggio.

Grazie a tutti: Americani, Inglesi, Polacchi, Neozelandesi, Indiani, Algerini, Canadesi, Tunisini. C’è qualcuno che ogni tanto se ne ricorda?

UPDATE: la cosa migliore della giornata la scrive Luca.

Dear Federal Minister Aigner…

sabato 18 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

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Dear Federal Minister Aigner,

We learn with amazement, that scientifically unfounded calls from a range of CSU politicians for an outrageous ban on GM crops, even on research field experiments for so called safety reasons. This really astounds the signatories below and actually will lead to a massive blockade of research in crop biotechnology.

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Playoff NBA 2009

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Finita la regular season, lo sport più bello del mondo, a.k.a. NBA, entra nella fase cruciale della stagione. Come finiranno i playoff? La finale Los Angeles-Cleveland, complici un paio di infortunati illustri, sembra la più probabile. Prima dello “showdown”, però, di belle partite ce ne saranno molte.

Peccato per l’assenza degli italiani. Qui si seguiranno con molto interesse i giovani di Portland e Chicago, decisamente migliorata con il “mercato di riparazione”. Sperando non escano tutte e due al primo turno :-)

UPDATE (19.04.09, h 00.40) Derrick Rose ha appena eguagliato il record di Kareem Abdul Jabbar al suo esordio nei playoff, sbancando Boston. Lo dicevo io di seguire Chicago…

ARI-UPDATE (20.04.09 h 22.05) Se volete avere un riassunto della situazione vi rimando a questi due articoli di italianbasket.it, fatti davvero bene.

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Ancora sul nucleare

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Una delle motivazioni preferite dagli oppositori dell’energia nucleare è che il mondo sta andando in un’altra direzione. A guardar quello che succede in Inghilterra e Russia, però, non si direbbe. Putin ha in programma di realizzare 26 nuovi reattori entro il 2030, mentre nel Regno Unito sono stati individuati 11 siti per la costruzione di nuove centrali.

Da notare che la scelta definitiva, nel caso inglese, avverrà dopo consultazione pubblica, decisamente in linea con lo spirito della Convenzione di Aarhus. Non si preannuncia facile, a giudicare ad esempio dalla reazione scomposta degli scozzesi, ma è un modello sicuramente da elogiare: meglio che mandar l’esercito a presidiare discariche ed inceneritori, no?

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2009 – Basketball Hall of Fame

martedì 7 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

 

La domanda più frequente sulla “Basketball Hall of fame” è: ma Michael Jordan*? Beh, ora non c’è più bisogno di chiedere. Peccato solo che l’elezione di John Stockton, così, passi in secondo piano. E comunque tra dieci-quindici anni faranno la stessa domanda su LeBron James, fidatevi :-)

*perché servono almeno cinque anni dal ritiro, e purtroppo contava anche la dimenticabilissima parentesi in Washington D.C.

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Un altro Di Bella?

lunedì 6 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

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Ha ragione Ipazia. Uno vorrebbe scrivere un post, e poi scopre che qualcuno l’ha già scritto, anche meglio di come avresti fatto tu. Ad esempio io, su questa storia di Gioacchino Giampaolo Giuliani, non avrei saputo fare meglio di Marco Cattaneo.

Detto questo non posso pensare alle gravi conseguenze della “specificità italiana”, chiamiamola così. Perché noi non abbiamo bisogno dei chemioterapici, ce lo dice Di Bella. Non servono gli inceneritori, l’ha detto Grillo. Non costruiamo centrali nucleari: garantisce Report.

Che resterà dell’ennesimo terremoto mortale, che in altri paesi occidentali avrebbe fatto molti meno danni e vittime? Cominceremo ad avere delle infrastrutture adeguate? O un paio di settimane di effimere polemiche sulla scienza “ufficiale” che ostracizza Giuliani?

Quando il Far East trova il suo Far West

sabato 4 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

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“[…]si completa così, nel silenzio più totale, una delle ultime tappe della globalizzazione, e l’incontro tra due delle culture più distanti al mondo. In Africa, il loro nuovo Far West, i cinesi scoprono improvvisamente i grandi spazi, l’esotismo, il rifiuto, il razzismo, l’avventura individuale, o addirittura spirituale. Si rendono conto che il mondo è più complesso di quanto sostenga Il quotidiano del popolo. Questi emigranti diventano tanto dei predatori quanto eroi della propria storia, conquistadores e samaritani. Hanno, ovviamente, la tendenza a restare tra loro e mangiare come a casa propria, non si sforzano di imparare le lingue autoctone, e nemmeno il francese o l’inglese, e mostrano spesso un moto di disgusto all’idea di uniformarsi ai costumi locali, o addirittura di sposare una donna africana! A forza di barricarsi dietro le loro grandi muraglie per millenni, i cinesi sembrano aver perduto la voglia di adattarsi alle altre civiltà e coabitare con esse. Ma nessuno torna indenne dall’Africa: i loro viaggi, le loro scoperte scuotono la Cina dalla sua inerzia tanto quanto ha fatto, negli anni ottanta, la conversione al capitalismo”

(S. Michel, M. Beuret, Cinafrica)