Puoi trovare la verità con la logica solo se l’hai già trovata senza di essa

venerdì 27 marzo 2009 Posted by tfrab

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Per chi osservi dal punto di vista del XX o del XXI secolo, col senno di poi e con la conoscenza di ciò che è accaduto dal Seicento ai giorni nostri, è più facile riconoscere quale ruolo essenziale l’eredità pitagorica abbia svolto nel fornire questo punto d’appoggio fondamentale per il metodo scientifico e come sia riuscita a dar piena prova di sé in esso. La convinzione che l’universo sia razionale, la fede in un ordine e un’armonia sottostanti, la convinzione che si possa accedere alla verità attraverso i numeri, e l’assunto che ci sia un’unità nell’universo sono diventati i pilastri su cui si fonda oggi la scienza, Nel XX secolo varie sfide sono state lanciate contro questo elenco, da ricercatori e dalla natura stessa, ma lo scienziato che la mattina si alza e va a lavorare lo fa supponendo in gran parte che questi articoli di fede siano veri. Una fede essenzialmente pitagorica rimane altrettanto strumentale nel fare avanzare la scienza quanto l’insistenza aristotelica sull’osservazione e sull’esperimento. In effetti, se l’universo non è razionale e ordinato, se i numeri non sono una guida attendibile, se nell’universo non c’è unità, allora osservazione ed esperimento sono miopi e futili e c’è ben poca possibilità di fare scienza. È allora inevitabile la conclusione: o i pitagorici, nel VI secolo a.C., scoprirono brillantemente e profeticamente verità che non sono venute meno dopo duemilacinquecento anni… O per tutti questi secoli la loro convincente filosofia è riuscita ad ingannarci in modo così efficace che noi non riusciamo a riconoscere o a costruire prove capaci di svelare la loro visione del mondo come un miraggio….O ancora (terza possibilità) quando Arthur Koestler scrisse di un sistema di idee col “potere di rigenerazione di un cristallo in accrescimento o di un organismo vivente” rivestì con un bel linguaggio un gruppo di idee di per sé evidenti, erroneamente ricondotte a un culto antico.

(K. Ferguson – La musica di Pitagora)

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