Ancora su J Rifkin*
La stroncatura ricevuta da JD Watson la dovrebbe dire tutta su J Rifkin, ma anche la feroce ironia di Enrico Bellone non è male. L’argomento del contendere è “Entropy. Into the Greenhouse World”. Ecco un estratto (tratto da “La scienza negata”):
In apertura della seconda parte del suo libro […] il narratore annota che è tutto sommato strano che “molte belle menti” abbiano faticato per approdare ai principi della termodinamica. Strano, perché questi principi “erano già ben radicati nella cultura popolare più o meno di tutte le popolazioni del mondo”. Nel sostenere questa opinione Rifkin vola molto in altro e vale la pena di ascoltarlo in diretta: «Quante volte abbiamo ascoltato il detto “Non si può avere niente per niente” oppure “Non serve piangere sul latte versato”, o ancora “Non si può vincere il sistema”? Se questi modi di dire vi sono familiari e li avete sperimentati più e più volte nella vita quotidiana, a questo punto potete già dire di saperne abbastanza sul primo e sul secondo principio della termodinamica”.»
Ci sarebbe da chiedersi come faccia un tipo del genere a finire “alla Summer School del Partito democratico, […]accolto con entusiasmo da Walter Veltroni e dai giovani del Pd”. Però, a vedere come stanno messi Franceschini e soci, la risposta non è difficile…
* diciamo che il mio rapporto con Rifkin è più o meno quello di Luca con Petrini, ma almeno io non mi infliggo la tortura di leggere i suoi testi, mi limito a fonti secondarie :-P
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