Hasbarà
Hasbarà è una parola ebraica, che significa, all'incirca, spiegazione. Una definizione migliore e più articolata l'ha data l'ambasciatore Gideon Meir:
Innanzitutto, la parola "hasbara" in se stessa è un problema. Non esiste una precisa traduzione della parola in inglese o in altra lingua. Non è mera propaganda, non è un tentativo di semplicemente "spiegare" le politiche israeliane e la realtà, e neppure si tratta solo di fornire informazioni. "Hasbara" suona passivo e apologetico, eppure non c'è nulla di passivo in merito a questo e Israele non ha nulla di cui scusarsi. Un termine decisamente migliore potrebbe probabilmente essere "diplomazia pubblica", poiché cerca di convincere e di funzionare con il pubblico, particolarmente con coloro che prendono le decisioni, forgiano l'opinione pubblica e con importanti settori della società.
La diplomazia pubblica non è una panacea per tutti i problemi di Israele nell'arena dell'opinione pubblica. Ci sono molti fattori, non solo ciò che diciamo, ad influenzare la percezione di Israele all'estero. Ma la diplomazia pubblica di Israele può dare un contributo e lo dà (se non sempre nell'immediato e breve termine, nel lungo termine).
Un Seminario di Hasbarà è stato organizzato di recente a Torino, e ripreso da Radio Radicale: potete trovarlo a questo indirizzo. Si tratta di tre giornate di conferenza, quindi è molto lungo: l'intervento della Professoressa Daniela Santus, riguardo al problema dell'acqua nella regione, è davvero interessante. Mi ha un po' sorpreso che molti dei suoi studenti, ad inizio corso, avessero le idee parecchio confuse sulla geografia. Prima di cliccare sul link provate a rispondere voi: quant'è grande lo stato d'Israele? :-)