Percy Schmeiser è in tour...
...ospite di istituzioni e università varie. Qual'è il problema? Lo spiega Dario Bressanini in questo post. Per farla breve la versione di Percy suona più o meno così:
"la Corte suprema canadese ha infatti sentenziato che non importava che la violazione di brevetto (o contaminazione, a seconda dei punti di vista) fosse non solo non voluta dagli Schmeiser, ma addirittura sgradita, e che non aveva assolutamente rilievo il modo in cui fosse accaduta. Il solo fatto che sui loro campi si trovasse DNA sotto brevetto era sufficiente a imporre il pagamento dei diritti di proprietà intellettuale a favore di Monsanto."
che scandalo vero? Non ci aspetteremmo di meno da una perfida multinazionale. Peccato che le cose stiano in maniera diversa, secondo il giudice:
"Mr. Schmeiser si è lamentato che le piante, originariamente, sono arrivate sul suo campo senza il suo intervento. Tuttavia egli non ha spiegato per nulla perché ha spruzzato il Roundup per isolare le piante Roundup Ready trovate sul suo campo, perché ha coltivato e raccolto le piante, salvato e isolato i semi, perché li ha piantati successivamente e come ha fatto a finire con 1030 acri di colza Roundup Ready, che gli sarebbero altrimenti costati $15000 (nota Db: ricordate i 15$ ad acro per la licenza?)"
insomma, non proprio una vittima. Somiglia piuttosto a uno preso con le mani nella marmellata. Risultato? Percy Schmeiser si fa una ricca vacanza in Italia a nostre spese. Sarà a Pollenzo, all’Università di Scienze Gastronomiche il 25 febbraio, il 26 a Milano, il 27 febbraio a Bologna, il 2 marzo a Firenze e il 4 marzo a Roma. Buffo come uno che non si è fatto problemi ad usare pesticida in quantità industriale, e a coltivare e vendere OGM, diventi l'idolo dei vari Carlo Petrini, Mario Capanna e via dicendo, no? Ci sarebbe da ridere, se nel frattempo il contatore non continuasse a girare.