Bush lied, people dyed. Their fingers.
Poco più di tre anni fa si tennero le prime elezioni legislative irachene, e a legger questo post di Daisy Miller sembra passato un secolo. Che ne è stato del processo di democratizzazione dell'Iraq, della promessa di esportare la democrazia? Continuo a pensare che la Storia abbia tempi lunghi: prima di capire gli effetti di un tale cataclisma passeranno anni. Nel frattempo, se la scelta deve essere tra le elezioni irachene e i festeggiamenti iraniani per il 30esimo anniversario della Rivoluzione Islamica, allora faccio mie le parole di Giovanni:
[...]comunque la si pensi sulla quella guerra che ha portato tanti morti e queste elezioni (io continuo a pensarla più o meno così) è un bel giorno per l’Iraq e per il mondo. Per tutti coloro che rifiutano di pensare che gli arabi sono inferiori e i mussulmani “non sono pronti per la democrazia”, oggi c’è il sole.
che di adunate di masse, intente a festeggiare il loro caro leader rivoluzionario, ne abbiamo viste troppe qui in Europa, e non tutti abbiamo scordato gli orrori seguiti.
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