Un cappello pieno di ciliege - O. Fallaci
Vecchia stronza, beh, sì – un po’ mi manchi, scrive Leonardo, che stronca preventivamente la Fallaci. Evidentemente a me manca di più, perché il suo ultimo romanzo, uscito postumo, me lo sono comprato, e non mi è dispiaciuto. Un cappello pieno di ciliege è una parte della storia familiare di Oriana, intrecciata con le vicende che hanno portato alla nascita del nostro paese. Il romanzo è gradevole, anche se incompleto: più volte si fa accenno alla terribile notte del 1944, in cui alcuni cimeli di famiglia andarono distrutti. Però di quella notte non c'è traccia nel libro, forse perché il mal dolent si è portato via la Fallaci troppo presto, costringendola a troncare il romanzo.
Quello che mi è davvero piaciuto, del libro, è l'amore della scrittrice per questo paese: partendo dalla sua Toscana, da un dipinto di Giotto custodito in una chiesa di campagna. Proseguendo poi con le storie del Risorgimento,con Cavour e Garibaldi, per finire nell'Italia oramai unificata. Immagino sia la storia travagliata che ha portato alla nostra unità che, talvolta, ci fa quasi scordare di essere italiani. Fortuna che, ogni tanto, qualcuno ce lo ricorda: ciao Oriana, e grazie di tutto. Ci mancherai.
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