La Bellezza indicibile di Dio
Una parte della critica ritiene che le apparizioni degli dèi siano nell’Iliade le parti più estranee alla sensibilità moderna, e che la sua ossatura laica consenta di ridimensionare il loro intervento, proprio perché nel racconto al gesto divino corrisponde sempre, come un suo doppio, il gesto umano. Il poema è allora leggibile oggi solo come un romanzo, definibile come epopea disertata dagli dèi?
La presenza divina, sia quella di Teti che consola il figlio, sia quella di Giove onnipotente, manifesta l’imprevedibile che accade in ogni vita, anche quella che oggi soprattutto cerca una logica degli eventi, il cui artefice sia soltanto l’uomo. Senza valorizzare la rappresentazione poetica del lato dell’esistenza, non dominabile dal calcolo umano, la lettura di Omero non rende giustizia alla verità della concezione greca della vita, se non della concezione della vita tout court. Gli dèi, per quanto ciò sia lontano dalla nostra mentalità di moderni, sono, al pari e forse più degli uomini, i protagonisti del poema.
L’Iliade si conclude con un duello mortale, ma grande è la compassione con cui sono guardate le ragioni dei vinti, voce dell’umanità intera e non solo di se stessi. Omero racconta di battaglie, di vendette e di ira, ma nel testo non di rado è custodita la memoria di un amore ostinato per la pace, sia da parte di chi vive in silenzio quella guerra, le donne e i bambini, sia da parte di chi, a cominciare da Achille, spesso usa le parole come armi con cui differire lo scontro. È presente nel poema l’ammirazione per la bellezza delle armi, il fascino dei movimenti degli eserciti, persino la dolorosa attrattiva del sangue, quasi a riscattare la mediocrità del quotidiano, a definire un fulcro in cui si condensi l’esperienza umana in tutta la sua densità. Per costruire la pace non basta preparare la guerra, occorre sapere di un’altra bellezza, più potente dello scintillio delle armi. Una bellezza che Omero e tutta la grande poesia hanno donato all’umanità, voce e profezia della Bellezza indicibile di Dio.
(Laura Cioni · La guerra degli uomini e degli déi)
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