L'"incidente" di Krsko
L'incidente occorso alla centrale nucleare di Krsko, in Slovenia, ha generato molto allarme in tutta Europa, oltre ad una serie di articoli dal tono piuttosto allarmistico. Tutto questo allarme è giustificato? Probabilmente no, cercherò di spiegare perché. L'evento è classificato, nella scala INES, di livello ZERO, ovvero non è successo NULLA.
A prima vista sembrerebbe un paradosso: c'è stata una cospicua perdita di acqua, pari a 3 metri cubi l'ora, e sembra ovvio immaginare che la perdita di refrigerante, in un qualsiasi dispositivo, porti al surriscaldamento e a guasti peggiori.
In realtà l'impianto sloveno è un impianto di tipo PWR, in cui l'acqua, oltre a svolgere la consueta funzione di raffreddamento, funge anche da moderatore. In parole povere l'impianto, in mancanza del moderatore, si spegne. I paragoni col disastro di Cernobyl sono quanto mai inappropriati. Ci fosse stata questa semplice misura di sicurezza intrinseca probabilmente l'incidente non sarebbe accaduto.
Insomma, questo incidente sta al disastro sovietico come una toccata al marciapiede in fase di parcheggio sta al frontale con un TIR.
A proposito, sapete a chi si deve la scoperta che l'acqua può fare da moderatore? Ad Enrico Fermi, più di settanta anni fa. Ne è passato di tempo da allora, ma evidentemente con noi italiani è stato poco clemente.
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