Quando Franco partì in Battaglia
A me Franco Battaglia non dispiace, perché si sforza di andare contro corrente, e di presentare i problemi da un altro punto di vista: d'altra parte tra filosofi austro-ungarici ci s'intende :-)
A volte però, trovo sia un po' troppo assertivo. Il pezzo di oggi su "Il Giornale" ne è un esempio. Che i cibi biologici siano molto meno sani di quanto si creda è pacifico, presentare però solo i fatti a sostegno della propria tesi lo trovo scorretto, anche se capisco la necessità di semplificare per un lettore relativamente poco addentro le questioni più tecniche.
Se avete voglia di studiare un po' più a fondo la questione vi consiglio questo articolo, linkato da salmone.org. Per i frettolosi che non avessero voglia di leggere tutto riporto le conclusioni:
Healthiness and nutritional value are reasons given by some consumers for purchasing organic foods, although there is no scientific evidence that such foods possess additional benefits which conventional food does not possess. Taste is another consideration but difficult to quantify objectively. More importantly, the organic process itself is not a sufficient condition for guaranteeing the absence of contamination from pesticides, mycotoxins, bacteria, parasites, etc.
Insomma non tutto quel ch'è oro brilla, e qualche indicazione c'è che i cibi biologici siano poco sicuri. Altri studi però sembrano indicare che i rischi citati da Battaglia non siano significativi. Che fare allora? Cercare di informare i cittadini correttamente e lasciare loro la scelta: per quanto mi riguarda non vedo alcun motivo di comprare prodotti biologici, mi pare solo uno spreco di soldi. Mi piacerebbe invece poter comprare cibi OGM, ma in Europa non si può, in nome del famigerato principio di precauzione.