Dove si discute di terremoti e pandemie
Il gran parlare dell’influenza suina, o messicana che dir si voglia, mi ha fatto tornare in mente questo articolo di Scientific American, risalente a circa 10 anni fa. L’articolo inizia ricordando le grandi epidemie influenzali del secolo scorso, i disastri evitati per un pelo, come l’aviara di Hong Kong nel 1997. Tuttavia c’era una possibilità:
If the feared pandemic does not materialize until next year or beyond, though, new methods for limiting sickness and death could be available. Later this year two drugs being tested in large clinical trials could be approved for sale as new missiles in the fight against the flu. The agents—called zanamivir (Relenza) and GS 4104—show great promise for preventing influenza infections and for reducing the duration and severity of symptoms in people who begin treatment after they start to feel sick.
e in effetti ad oggi è andata bene, visto che la grande pandemia non c’è stata, e il GS 4104 è stato messo in commercio col nome di Tamiflu. Ma questi dieci anni come sono stati sfruttati? Abbiamo preso altre misure? Saranno efficaci? Il quadro lo fa quest’altro articolo, scritto nel 2005, con lo spettro dell’aviaria alle porte. Diciamo che i ripetuti allarmi, poi rientrati, hanno contribuito a creare diversi livelli di difesa, come sistemi di sorveglianza e scorte di antivirali pronte da essere usate. Basteranno? Il dubbio è lecito: la New Orleans pre-Katrina aveva diversi piani di gestione ed esercitazioni pronte. Purtroppo alla prova dei fatti si sono rivelate inutili.
Quello che è certo è che una pandemia, prima o poi, si verificherà, e rischia di essere grave. È come abitare in una zona sismica: il terremoto arriverà, bisogna prevenire i danni, per quanto possibile. Di certo qualche inefficienza nel meccanismo si è vista, e questo è grave, perché le epidemie, per essere stroncate, lasciano una finestra di circa un mese, come riporta l’articolo di SciAm del 2005 citato sopra:
Speed is of the essence when dealing with a fast-acting airborne virus such as influenza. Authorities probably have no realistic chance of halting a nascent pandemic unless they can contain it within 30 days. The clock begins ticking the moment that the first victim of a pandemic-capable strain becomes contagious.
adesso io non vorrei fare il menagramo, ma se non ho sbagliato i conti il mese è già passato. Speriamo abbia ragione Ilaria Capua, e alla fine risolva tutto per il meglio. Nel frattempo niente panico, e comunque io vicino casa ho la distilleria Varnelli: se rimedio un po’ di anice stellato metto su un laboratorietto artigianale per fare un po’ di Tamiflu :-D