Che fine hanno fatto le api?
Un problema ambientale serio, non del tutto chiarito, è il cosiddetto colony collapse disorder, CCD. Si tratta di un vero rompicapo: le arnie si svuotano, senza un apparente perché, come se le api avessero improvvisamente tagliato la corda abbandonando il cibo e, addirittura, i propri piccoli. Su questo grave problema ecologico, e più in generale sull'importanza delle api per l'uomo da sempre, Sylvie Coyaud costruisce un libro interessante, ma che non convince fino in fondo.
Sarà che apprezzo più di ogni altra cosa la sintesi, ma mi sembra che l'autrice spenda buona parte delle 231 pagine in un chiacchericcio superfluo, senza andare mai a fondo delle questioni. D'altra parte se neanche gli scienziati che studiano il fenomeno hanno le idee chiare non si può pretendere più di tanto da un'opera divulgativa. Se però avete voglia di approfondire la materia consiglio questo articolo firmato da Benjamin P. Oldroyd, dell'Università di Sidney.
Da notare che, nonostante il fenomeno sia tutt'altro che chiaro, le varie associazioni ambientaliste, in contrasto con l'opinione del Ministero della Salute, sembrano assolutamente certe che il problema siano i pesticidi, in particolare i neonicotinoidi. Secondo questa dichiarazione di Legambiente, ad esempio, pare che il responsabile sia stato identificato con assoluta certezza. In realtà, se leggete l'articolo che ho linkato sopra, le certezze non ci sono, e il CCD sembra essere dovuto a molti fattori. Senza contare che problemi simili si sono avuti anche nel passato, in epoche senza pesticidi.
Segno che, con ogni probabilità, le api sono uno strardinario campanello d'allarme sullo stato di salute dell'ecosistema, ma sensibili a più fattori, alcuni dei quali ancora ignoti.
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