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Totally unnecessary post

venerdì 19 marzo 2010 Posted by tfrab 0 comments

Torno a scrivere sul blog, dopo una lunga pausa. Mi piacerebbe farmi vivo più spesso, ma ho davvero troppo da fare ultimamente. Ai miei venticinque lettori lascio qualche segnalazione, in attesa di avere più tempo libero.

    - La Grecia è sull’orlo del default, e i tedeschi non hanno necessariamente tutta questa voglia di lanciarsi al salvataggio. Not too big to fail? Magari…

    - Questo articolo di Peter Zeihan parla della storia, e della geografia, europea, e spiega l’Unione Europea da un punto di vista geostrategico: nata come tentativo di inglobare la Germania e sottrarla al perenne rischio di trovarsi in una guerra tra due fuochi, adesso sono i tedeschi, con l’Euro, a menare le danze. Il futuro, possibile, è un’Europa fatta a misura di Germania, ovvero come fare con i soldi quello che non è riuscito con un secolo di guerre

    - Quest’altro pezzo di Luigi Zingales fa un paragone interessante tra unificazione italiana ed europea. Va a finire che in futuro ci ritroviamo con una “questione meridionale” su scala continentale. Ma che ci sta a fare Zingales a Repubblica, nello stesso giornale di Serra e Zucconi? Mah…

    - NBA: I Milwaukee Bucks sono quasi ai playoff, come il vostro austro ungarico aveva predetto in tempi non sospetti. Peccato siano spariti, col restyling del sito, i commenti di playitusa.com. Tal “tifoso knicks”, molto scettico in proposito,  mi aveva promesso una cena. Ecco, se sei in ascolto per me va bene una capricciosa e una chiara media :-)

- Musica: l’ultimo di Brad Mehldau è meraviglioso, Sky Turning Grey è in “heavy rotation”

 

P.S.: oggi sono otto anni dall’assassinio di Marco Biagi, e l’uomo che lo definì “rompicoglioni” fa tranquillamente il ministro.

Insomma, decidetevi: il nucleare conviene o no?

domenica 13 settembre 2009 Posted by tfrab 0 comments

Ökostrom MünchenOggi Repubblica riporta la notizia che la città di Monaco avrebbe intenzione di produrre tutta l’energia necessaria alla città, solo con l’uso di energie rinnovabili, entro il 2015. Addirittura entro il 2025 le industrie seguirebbero la stessa sorte. Si tratterebbe della prima, vera, green revolution, anche se ci sono alcuni punti oscuri.

Nella migliore tradizione del nostro giornalismo la fonte della notizia non viene citata. Cercando un po’ si trova questo articolo della Süddeutsche Zeitung, che è probabilmente la fonte originale: è linkato anche da altri siti tedeschi, e ricorrendo alla traduzione di Google sembra che dica più o meno le stesse cose. Sarebbe interessante vedere un report un po’ più tecnico, per approfondire i dettagli di questo piano, ma non ne ho trovato traccia in giro, nemmeno sul sito della Stadtwerke Muenchen (NB non parlo tedesco, magari mi è sfuggito). Date le scarse informazioni fornite a supporto  l’annuncio sembrerebbe il più classico dei vaporware. Io, però, sarei pronto a scommettere soldi che, se mai arriveremo ad un risultato del genere, i primi saranno proprio i tedeschi. Staremo a vedere.

Da notare invece un dettaglio gustoso. Alla fine dell’articolo c’è scritto:

profitti_nucleare

Eh?!? Ma se sono anni che ripetete che il nucleare costa troppo, che addirittura i costi sono incalcolabili, che è un investimento assolutamente antieconomico. Cercando nell’archivio di Repubblica, ad esempio, salta fuori un articolo di marzo, intitolato Alti costi e privati in fuga Il rinascimento nucleare resta ancora una chimera. Se avete pazienza immagino ne troverete molti altri dello stesso tono. Adesso il nucleare si è messo a produrre utili? Addirittura abbastanza soldi per lanciare un maxi-programma di transizione alle rinnovabili? Chissà come si dice faccia di bronzo in tedesco.

Dear Federal Minister Aigner…

sabato 18 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

image

 

Dear Federal Minister Aigner,

We learn with amazement, that scientifically unfounded calls from a range of CSU politicians for an outrageous ban on GM crops, even on research field experiments for so called safety reasons. This really astounds the signatories below and actually will lead to a massive blockade of research in crop biotechnology.

continua qui

La Germania raggiunge gli obiettivi di Kyoto

venerdì 28 novembre 2008 Posted by tfrab 0 comments

biopact_renewables_germany_total

Pare che i tedeschi abbiano annunciato il raggiungimento degli obiettivi del protocollo di Kyoto. In realtà il successo sarebbe "viziato" dall'unificazione tedesca, perché il tessuto industriale della DDR era vecchio ed inquinante, e quindi è bastato chiudere o riconvertire quelle aziende per avere una bella spinta nel raggiungere questo risultato. Senza contare che la Germania ha 17 centrali nucleari, e non si capisce ancora che destino avrà il nucleare nel mix energetico made in deutschland del futuro.

Rimane il fatto che, tra il grande sviluppo dell'eolico, i progetti di centrali a carbone pulite, e la gestione modello dei rifiuti, la Germania è all'avanguardia in campo ambientale, in Europa e non solo. Al di là delle mie perplessità sulla strategia di ridurre le emissioni, non si può non ammirare lo straordinario sviluppo tecnologico e scientifico dei tedeschi nel settore.

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I tedeschi si scaldano a spese nostre

lunedì 10 marzo 2008 Posted by tfrab 0 comments

“Il Ministero per l’Ambiente tedesco ha calcolato che in Germania ci sarebbero almeno 3 tonnellate di arsenico e 5000 tonnellate di particelle in più nell’aria se l’energia generata dagli impianti di recupero energetico dei rifiuti fosse stata prodotta da centrali elettriche tradizionali.”

Considerato che una fetta consistente dei rifiuti italiani va in Germania i tedeschi producono energia più pulita facendola pagare a noi. È uno dei tanti paradossi dello smaltimento rifiuti all'italiana, emerso nel convegno “Rifiuti e salute”, tenutosi venerdì scorso a Bologna.

Altre informazioni sul convegno sull'ottimo greenreport.it, uno dei pochi siti a parlare di ecologia in maniera seria e ragionevole, senza tanti "grilli per la testa".

Maggiori rischi di cancro e leucemia per chi abita vicino una centrale nucleare?

martedì 25 dicembre 2007 Posted by tfrab 0 comments
Secondo un recente studio tedesco i bambini che vivono vicino una centrale nucleare avrebbero maggiori rischi di sviluppare cancro e leucemia. In particolare nel raggio di 5 chilometri dalle centrali si sono registrati 77 casi di cancro tra cui 37 di leucemia, contro un valore atteso di 48 e 17.

Il dato proviene da una fonte affidabile, il Deutsches Kinderkrebsregister, tuttavia:
the observed increase in cancer cannot be explained by radiation exposure from a nuclear power plant. The statistical study and known causal connections between the risk of cancer and radiation are thus not compatible
Il risultato potrebbe avere altre spiegazioni, attualmente non c'è nessun rapporto di causa-effetto.

Che vuol dire? Che ci possono essere altri fattori che non hanno nulla a che vedere col nucleare. Supponiamo, ad esempio, che le centrali osservate sorgano tutte in zone fortemente trafficate: avremmo nell'aria molti ossidi d'azoto. Se andassi a fare uno studio troverei che il nucleare è associato alle piogge acide, ma ovviamente non esiste nessun nesso di causalità.

In questo caso non sappiamo ancora se si tratti di un'associazione del tutto fortuita, come l'esempio appena fatto, o di un vero campanello d'allarme. Staremo a vedere gli sviluppi: nel frattempo bisognerà sorbirsi la solita litania anti-nucleare.

die Wende

venerdì 9 novembre 2007 Posted by tfrab 0 comments

18 anni fa cadeva il muro di Berlino. Per qualcuno il muro che veniva giù è stato il crollo di un'utopia, per altri la fine di un incubo.
Pierluigi Menniti dedica un bel post ai diciotto anni della svolta tedesca. E comunque c'è un pezzetto di DDR che galleggia solitario tra i mari caraibici.