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Totally unnecessary post

venerdì 19 marzo 2010 Posted by tfrab 0 comments

Torno a scrivere sul blog, dopo una lunga pausa. Mi piacerebbe farmi vivo più spesso, ma ho davvero troppo da fare ultimamente. Ai miei venticinque lettori lascio qualche segnalazione, in attesa di avere più tempo libero.

    - La Grecia è sull’orlo del default, e i tedeschi non hanno necessariamente tutta questa voglia di lanciarsi al salvataggio. Not too big to fail? Magari…

    - Questo articolo di Peter Zeihan parla della storia, e della geografia, europea, e spiega l’Unione Europea da un punto di vista geostrategico: nata come tentativo di inglobare la Germania e sottrarla al perenne rischio di trovarsi in una guerra tra due fuochi, adesso sono i tedeschi, con l’Euro, a menare le danze. Il futuro, possibile, è un’Europa fatta a misura di Germania, ovvero come fare con i soldi quello che non è riuscito con un secolo di guerre

    - Quest’altro pezzo di Luigi Zingales fa un paragone interessante tra unificazione italiana ed europea. Va a finire che in futuro ci ritroviamo con una “questione meridionale” su scala continentale. Ma che ci sta a fare Zingales a Repubblica, nello stesso giornale di Serra e Zucconi? Mah…

    - NBA: I Milwaukee Bucks sono quasi ai playoff, come il vostro austro ungarico aveva predetto in tempi non sospetti. Peccato siano spariti, col restyling del sito, i commenti di playitusa.com. Tal “tifoso knicks”, molto scettico in proposito,  mi aveva promesso una cena. Ecco, se sei in ascolto per me va bene una capricciosa e una chiara media :-)

- Musica: l’ultimo di Brad Mehldau è meraviglioso, Sky Turning Grey è in “heavy rotation”

 

P.S.: oggi sono otto anni dall’assassinio di Marco Biagi, e l’uomo che lo definì “rompicoglioni” fa tranquillamente il ministro.

Buon Natale

giovedì 24 dicembre 2009 Posted by tfrab 0 comments
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NBA Finals 2009

domenica 31 maggio 2009 Posted by tfrab 0 comments

Il 4 giugno iniziano le finali NBA, con una favorita annunciatissima e una sfidante a sorpresa. Nella eastern conference, infatti, erano in molti a prevedere la vittoria di Boston o, dopo l’infortunio di Kevin Garnett, di Cleveland. Entrambe, però, hanno sorprendentemente fallito contro la squadra di Dwight Howard, migliorato in maniera impressionante rispetto a quell’Olimpiade dove aveva mostrato grossi limiti tecnici. La squadra di coach Van Gundy arriva in finale dopo aver espresso un gioco notevole, frutto dello stradominio fisico del loro centro e di un gruppo letale nel giocare di squadra.

Nella western conference, invece, i Lakers erano stra-pronosticati come sicuri finalisti, e hanno mantenuto le promesse, pur evidenziando un rendimento altalenante. Non sono sicuro se dipenda da un problema di continuità o, semplicemente, dall’aver avuto un cammino molto più difficile verso la finale. Di sicuro, quando la triple post offense ha girato a dovere, i losangelini hanno espresso un basket spettacolare: fosse solo una questione di talento non ci sarebbe bisogno neanche di giocare.

Si prospetta una bella finale: molti degli occhi saranno puntati sul duello tra Howard e Gasol, o su come Pietrus difenderà su Kobe Bryant. Il mio consiglio, però, è di dare un’occhiata sulle ali: Odom e Ariza contro Lewis e Turkoglu è la sfida che potrebbe decidere la finale.

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Playoff NBA 2009

sabato 18 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

Finita la regular season, lo sport più bello del mondo, a.k.a. NBA, entra nella fase cruciale della stagione. Come finiranno i playoff? La finale Los Angeles-Cleveland, complici un paio di infortunati illustri, sembra la più probabile. Prima dello “showdown”, però, di belle partite ce ne saranno molte.

Peccato per l’assenza degli italiani. Qui si seguiranno con molto interesse i giovani di Portland e Chicago, decisamente migliorata con il “mercato di riparazione”. Sperando non escano tutte e due al primo turno :-)

UPDATE (19.04.09, h 00.40) Derrick Rose ha appena eguagliato il record di Kareem Abdul Jabbar al suo esordio nei playoff, sbancando Boston. Lo dicevo io di seguire Chicago…

ARI-UPDATE (20.04.09 h 22.05) Se volete avere un riassunto della situazione vi rimando a questi due articoli di italianbasket.it, fatti davvero bene.

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2009 – Basketball Hall of Fame

martedì 7 aprile 2009 Posted by tfrab 0 comments

 

La domanda più frequente sulla “Basketball Hall of fame” è: ma Michael Jordan*? Beh, ora non c’è più bisogno di chiedere. Peccato solo che l’elezione di John Stockton, così, passi in secondo piano. E comunque tra dieci-quindici anni faranno la stessa domanda su LeBron James, fidatevi :-)

*perché servono almeno cinque anni dal ritiro, e purtroppo contava anche la dimenticabilissima parentesi in Washington D.C.

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When you walk through the garden you gotta watch your back

mercoledì 25 marzo 2009 Posted by tfrab 0 comments

 

Devo ringraziare Christian Rocca per la segnalazione, The Wire è una delle cose più belle passate in TV da molto tempo. E se volete farvi un favore guardatela in lingua originale.

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Bush lied, people dyed. Their fingers.

domenica 1 febbraio 2009 Posted by tfrab 0 comments

 

Poco più di tre anni fa  si tennero le prime elezioni legislative irachene, e a legger questo post di Daisy Miller sembra passato un secolo. Che ne è stato del processo di democratizzazione dell'Iraq, della promessa di esportare la democrazia? Continuo a pensare che la Storia abbia tempi lunghi: prima di capire gli effetti di un tale cataclisma passeranno anni. Nel frattempo, se la scelta deve essere tra le elezioni irachene e i festeggiamenti iraniani per il 30esimo anniversario della Rivoluzione Islamica, allora faccio mie le parole di Giovanni:

[...]comunque la si pensi sulla quella guerra che ha portato tanti morti e queste elezioni (io continuo a pensarla più o meno così) è un bel giorno per l’Iraq e per il mondo. Per tutti coloro che rifiutano di pensare che gli arabi sono inferiori e i mussulmani “non sono pronti per la democrazia”, oggi c’è il sole.

che di adunate di masse, intente a festeggiare il loro caro leader rivoluzionario, ne abbiamo viste troppe qui in Europa, e non tutti abbiamo scordato gli orrori seguiti.

Io sto con Di Carlo

lunedì 24 novembre 2008 Posted by tfrab 0 comments

La puntata di Report di ieri sera è stata interamente dedicata allo smaltimento dei rifiuti della città di Roma. Molta carne al fuoco, forse troppa per approfondire a dovere, e la solita dose di faziosità. Il programma di Rai Tre, però, rimane un esempio quasi unico di giornalismo d'inchiesta, in un panorama giornalistico fin troppo anestetizzato, e ridotto al copia-incolla di ANSA e comunicati stampa vari.

Vittima illustre della trasmissione l'assessore della Regione Lazio Mario di Carlo, che  in seguito alla puntata ha polemicamente dato le dimissioni. L'accusa del politico è piuttosto grave: il giornalista avrebbe trasmesso una parte dell'intervista sostanzialmente off the record, montando il filmato per farlo apparire "come un volgare maneggione probabilmente anche corrotto".

Magari hanno ragione quelli di Report, ma dove lo trovate un politico con le dimissioni facili di questi tempi? Cari ex-concittadini, tenetevelo stretto...

Where a new season happens

sabato 25 ottobre 2008 Posted by tfrab 0 comments

 

Nella notte tra 28 e 29 ottobre riparte l'NBA. Mercato senza novità eclatanti, a rigor di logica la finale più probabile è ancora Lakers-Celtics, con i californiani dati per favoriti. Attenzione, però: le sorprese ci sono tutti gli anni. Occhio soprattutto ai giovanissimi Portland Trailblazers e ai Philadelphia 76ers. Poi non dite che non ve l'avevo detto :-)

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Alla ricerca del tempo perduto - M.Proust

sabato 4 ottobre 2008 Posted by tfrab 0 comments

Per molti la mole di un libro rappresenta un deterrente ad iniziarne la lettura. Tra tutte le opere la più temuta, da questo punto di vista, è Alla ricerca del tempo perduto, di M. Proust. Dopo lunghe esitazioni mi sono convinto a cominciare, grazie anche ad Aleroots. Il libro è meraviglioso, non credo di essere io a doverlo dire. Mi sento solo di aggiungere che, se proprio 3850 pagine vi sembran troppe, provate almeno a leggere il primo libro, Dalla parte di Swann. Intanto vi gusterete il celebre passo sulle Madeleines, che da solo già vale molto. Poi potrete scoprire tutti gli echi di Proust che si trovano nelle opere successive, non solo letterarie. Famosa è la citazione all'inizio di C'era una volta in America, dove Robert De Niro - Noodles dichiara di essere andato a letto presto, al pari del protagonista della Recherche. Anche un film più recente, come Ratatouille, deve molto a Proust: la scena in cui il feroce critico assaggia il piatto preparato dal protagonista è una bella trasposizione del passo delle Madeleines di cui vi parlavo prima.
A me, poi, ha dato molto da riflettere questo passo:
[...]quando erano lungamente contemplati da quell'umile passante, da quel fanciullo sognante - come un re da un memorialista confuso tra la folla -, mai quell'angolo di natura, quel lembo di giardino avrebbero pensato che proprio grazie a lui sarebbero stati chiamati a sopravvivere nelle loro particolarità più effimere; eppure, quel profumo di biancospino che imperversa lungo la siepe dove presto lo sostituiranno le rose di macchia, un rumore di passi senza eco sulla ghiaia d'un viale, la bolla che l'acqua del fiume ha formato contro una pianta acquatica e che subito scoppia, la mia esaltazione li ha presi su di sé ed è riuscita a trasportarli attraverso il succedersi di tanti anni, mentre tutt'intorno le strade sono state cancellate e sono morti quelli che le percorsero e anche il loro ricordo è morto.
fa molto navi in fiamme al largo dei bastioni di Orione, no? O è solo la mia suggestione? Chi lo sa, d'altra parte era proprio Proust che diceva:
Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso.
Fatto il primo passo conoscerete abbastanza di Proust da decidere se valga la pena continuare, oppure no. Nei libri successivi i passi memorabili sono tanti: la Petite bande de Le Fanciulle in Fiore, il ritratto del bel mondo che già ai tempi di Proust era in decadenza, la morte della nonna del protagonista, tanti piccoli ritratti deliziosi di personaggi indimenticabili, come la domestica Francoise, Madame Verdurin, Charlus e tanti altri. Si può avere il dubbio che Proust sia prolisso, ma quando tira fuori certi pezzi di bravura i dubbi spariscono: ce ne sono stati davvero pochi così. Si chiude con Il Tempo ritrovato, dove, al tempo che passa inesorabile, si contrappone l'intuizione di Proust: solo l'Arte è in grado di ridarci il Tempo perduto, permettendo di vedere l'aspetto più misterioso e vero della nostra vita. La pagina finale è, per me, una delle cose più belle mai scritte, unita alla suggestione della pubblicazione postuma, quasi un testamento di Proust:
[...]Il Duca di Guermantes[...]non era poi riuscito ad avanzare che tremando come una foglia sulla poco praticabile cima dei suoi ottantatré anni, come se gli uomini fossero appollaiati su viventi trampoli che aumentano senza sosta sino a diventare, a volte, più alti di campanili, sino a rendere difficili e perigliosi i loro passi, e da cui improvvisamente precipitano.[...]Mi spaventava che i miei fossero già così alti, sotto i miei passi, mi sembrava che non avrei avuto ancora a lungo la forza di tenere attaccato a me quel passato che scendeva già a tale lontananza. Se mi fosse stata lasciata, quella forza, per il tempo sufficiente a compiere la mia opera, non avrei dunque mancato di descrivervi innanzitutto gli uomini, a costo di farli sembrare mostruosi, come esseri che occupano un posto così considerevole accanto a quello così angusto che è riservato loro nello spazio, un posto, al contrario prolungato a dismisura poiché toccano simultaneamente, come giganti immersi negli anni, periodi vissuti da loro a tanta distanza e fra cui tanti giorni si sono depositati – nel Tempo.
segue la parola fine, ma se la Recerche vi è piaciuta è solo l'inizio di un lungo viaggio.
(post aggiornato il 1 settembre 2009, a fine libro)
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David Letterman-Bill Clinton (Part 1of3)

giovedì 25 settembre 2008 Posted by tfrab 0 comments

Sarà un po' di nostalgia, sarà che qui in Italia, quanto a classe politica, non siamo messi benissimo, ma Andrea ha proprio ragione, there's only one. C'è solo un Bill Clinton.

Preso Karadzic

martedì 22 luglio 2008 Posted by tfrab 0 comments

Pare che, finalmente, sia stato arrestato Karadzic. Troppo poco e troppo tardi, e comunque il suo degno compare è ancora uccel di bosco. Ma almeno un briciolo di giustizia per Srebrenica è stata fatta. Per l'immane casino balcanico, invece, le idee restano tante e confuse.


Kevin Garnett Puts On a Show

sabato 7 giugno 2008 Posted by tfrab 0 comments

La prima gara è di Boston. Difesa che prevale sull'attacco? Forse, ma un KG così aiuta.

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MVP

sabato 24 maggio 2008 Posted by tfrab 0 comments

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Fred Thompson si ritira

martedì 22 gennaio 2008 Posted by tfrab 0 comments

La più grande delusione di questa campagna elettorale, ci si aspettava qualcosa di meglio.

Comunque a noi piace ricordarlo così :-)

New Year's Day

martedì 1 gennaio 2008 Posted by tfrab 0 comments

All is quiet on New Year's Day.
A world in white gets underway.
I want to be with you, be with you night and day.
Nothing changes on New Year's Day.
On New Year's Day.

I... will be with you again.
I... will be with you again.

Under a blood-red sky
A crowd has gathered in black and white
Arms entwined, the chosen few
The newspaper says, says
Say it's true, it's true...
And we can break through
Though torn in two
We can be one.

I... I will begin again
I... I will begin again.

Oh, oh. Oh, oh. Oh, oh.
Oh, maybe the time is right.
Oh, maybe tonight.
I will be with you again.
I will be with you again.

And so we are told this is the golden age
And gold is the reason for the wars we wage
Though I want to be with you
Be with you night and day
Nothing changes
On New Year's Day
On New Year's Day
On New Year's Day

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Buon Natale

lunedì 24 dicembre 2007 Posted by tfrab 0 comments

Ring them bells, ye heathen
From the city that dreams,
Ring them bells from the sanctuaries
Cross the valleys and streams,
For they're deep and they're wide
And the world's on its side
And time is running backwards
And so is the bride.

Ring them bells St. Peter
Where the four winds blow,
Ring them bells with an iron hand
So the people will know.
Oh it's rush hour now
On the wheel and the plow
And the sun is going down
Upon the sacred cow.

Ring them bells Sweet Martha,
For the poor man's son,
Ring them bells so the world will know
That God is one.
Oh the shepherd is asleep
Where the willows weep
And the mountains are filled
With lost sheep.

Ring them bells for the blind and the deaf,
Ring them bells for all of us who are left,
Ring them bells for the chosen few
Who will judge the many when the game is through.
Ring them bells, for the time that flies,
For the child that cries
When innocence dies.

Ring them bells St. Catherine
From the top of the room,
Ring them from the fortress
For the lilies that bloom.
Oh the lines are long
And the fighting is strong
And they're breaking down the distance
Between right and wrong.

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A touch of magic

mercoledì 12 dicembre 2007 Posted by tfrab 0 comments

Prima della piaga biblica dello sciopero degli sceneggiatori questa stagione TV è stata ricca di novità interessanti. Pushing Daisies, ad esempio, è il più bel pilot che io abbia mai visto. Anche il resto della serie è bello, ma rimanere ai livelli dell'esordio era praticamente impossibile.

La serie ruota attorno alla figura di Ned (interpretato da un ottimo Lee Pace), piemaker dotato di un potere soprannaturale che si rivela, a volte, più fonte di problemi che altro.

La fotografia e le scenografie sono curatissime, e conferiscono al telefilm un tocco quasi fiabesco, sul genere Tim Burton per intenderci. Le storie affrontano, con un tocco lieve, temi straordinariamente profondi: la difficoltà di vivere i propri sentimenti (il protagonista non può toccare la donna che ama, e neanche il suo cane), di comunicarli agli altri (Ned ha un segreto che non osa confessare a Charlotte), oltre alla morte, costantemente in primo piano grazie al bizzarro dono che il destino ha donato al nostro piemaker.

Per citare una bella recensione che ho letto:

Pushing Daisies, in short, is the rare television show that actually changes the way you look at television, a dazzlingly lush production that seems more at home as a big budget feature film (think Big Fish and you've approximated the look) filled with charmingly eccentric folk whom you can't wait to meet up with again. (Watch the scenes in which Ned and Chuck nearly touch hands from opposite sides of a wall--or pretend to hold hands by holding their own--and if your heart doesn't break, you're made of ice.)

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Miles Davis - All Blues

domenica 4 novembre 2007 Posted by tfrab 0 comments

Steve Allen Show - 1964

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Coming Soon...

giovedì 25 ottobre 2007 Posted by tfrab 0 comments

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