La nascita dell’Impero Britannico

venerdì 8 maggio 2009 Posted by tfrab

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Mi era capitato di pensare a quanto avrebbe potuto risultare interessante la lettura di un libro sul tardo Impero romano, scritto, poniamo, da un ex centurione che, rievocando tra sé e sé quella potenza negli ultimi giorni del suo splendore, si fosse prefisso di tracciarne un ritratto suggestivo concepito alla luce dell’oggi, esprimendo inoltre alcune delle proprie reazioni a quella storia e al suo significato. Un libro del genere ci offrirebbe, credo, una visione molto particolare, soggettiva naturalmente e sicuramente genuina, di quel periodo e forse illustrerebbe la sensibilità non solo di quel centurione, ma di tutta la generazione di romani coevi.

Mi ero dunque prefissata di scrivere qualcosa di simile riguardo al mio Impero, l’Impero degli inglesi, che era giunto a maturazione sotto la regina Vittoria e ora, a quasi quarant'anni dalla prima volta in cui l’ho battuto a macchina sulla carta (era prima dell’epoca die programmi di scrittura), vedo già la posterità che s’avanza. Si avvicina un nuovo millennio, ben presto una nuova fin de siècle renderà ambigue le mie allusioni: un mondo nuovo potrebbe rendere addirittura archeologicamente remoto l’Impero in cui sono cresciuta. Stando così le cose, questa rievocazione di eventi semidimenticati, di fedeltà ed entusiasmi potrebbe anche acquistare la rilevanza che avrei voluto in origine attribuirle. Non è semplicemente storia: è una storia vista e sentita e immaginata da qualcuno che ne ha vissuto fino in fondo gli ultimi anni.

(Jan Morris - Per volontà del cielo. 1837-1897)

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