Uranio Impoverito

venerdì 7 dicembre 2007 Posted by tfrab
Vedo, dal blog di Carlo Panella, che continua la polemica sull'uranio impoverito. Proverò a dare un piccolo contributo alla discussione.

I fatti

Una buona spiegazione degli effetti dell'uranio impoverito è sul sito del WHO, l'organizzazione mondiale della sanità. Altre informazioni si trovano su questa pagina della IAEA, l'agenzia internazionale dell'energia atomica.

Cosa dice la WHO

Secondo l'organizzazione mondiale della sanità:
In a number of studies on uranium miners, an increased risk of lung cancer was demonstrated, but this has been attributed to exposure from radon decay products. Lung tissue damage is possible leading to a risk of lung cancer that increases with increasing radiation dose. However, because DU is only weakly radioactive, very large amounts of dust (on the order of grams) would have to be inhaled for the additional risk of lung cancer to be detectable in an exposed group. Risks for other radiation-induced cancers, including leukaemia, are considered to be very much lower than for lung cancer.
Insomma, l'effetto dell'uranio è considerato molto scarso, anche in una popolazione, come quella dei minatori, che ha un'esposizione presumibilmente molto più elevata dei militari.

Da notare poi che si parla di leucemie e tumori ai polmoni. Nei dati citati dal ministro Parisi si parla di tumori in generale, quindi molti sono difficilmente correlabili all'uranio impoverito.

Cosa dice la IAEA

Anche il sito della IAEA cita studi fatti su minatori impegnati nell'estrazione dell'uranio. Si nota lo stesso fenomeno citato da Panella sui militari italiani, the "healthy worker effect": in pratica le persone studiate sono mediamente sane, non perché l'uranio faccia bene, ma perché si tratta di giovani in buona salute, quindi meno predisposti ad ammalarsi.

Inoltre sono citati studi sui veterani della Guerra del Golfo:
The results of these studies have been published and the main conclusion is that the war veterans do show a small (i.e., not statistically significant) increase in mortality rates, but this excess is due to accidents rather than disease. This cannot be linked to any exposures to DU.
Conclusioni

Non riesco a trovare alcuna prova a sostegno della tesi che l'uranio impoverito provochi i danni che la stampa italiana sembra imputargli.

L'unico problema serio emerso, dal sito della WHO, è la possibilità che a lungo andare l'uranio impoverito possa contaminare le falde acquifere. Questo richiederebbe una certa attenzione e una bonifica attenta delle zone interessate. D'altra parte la bonifica è comunque necessaria, per rimuovere, ad esempio, le bombe inesplose.
Mi pare, purtroppo, che si tacciano altri fenomeni di possibile rischio: mi dicono ad esempio che il benzene venga usato di routine nella pulizia delle canne delle armi.

Qui non c'è nulla da discutere: il benzene provoca sicuramente leucemie, se è vero è una pratica da fermare subito.