L'insostenibile pesantezza dello stato sociale

sabato 6 ottobre 2007 Posted by tfrab
Lo stato sociale è sempre più in crisi, essenzialmente per l'invecchiamento della popolazione, ma anche per la tendenza dei suoi fruitori ad abusarne.

Come giustamente nota l'autore, quando un business plan si rivela inadeguato viene abbandonato, pena il fallimento dell'azienda. Invece il fallimentare business plan statale viene ampliato ancora di più, scaricando i costi sulle generazioni future.

La cosa paradossale è che il Welfare, totem intoccabile per l'elettore medio di sinistra, è stato fatto da Bismarck, in funzione principalmente anti-comunista.

Per dirla con Milton Friedman:
"Può sembrare paradossale che uno stato autocratico ed aristocratico come la Germania [...] abbia aperto la strada all'introduzione di misure che sono generalmente associate al socialismo e alla sinistra[...]. I sostenitori dell'aristocrazia e quelli del socialismo hanno in comune la fede nel governo centralizzato, nel governo per mezzo dell'autorità piuttosto che della cooperazione volontaria [..]. Entrambi professano una filosofia paternalistica. Ed entrambi finiscono, se giungono al potere, per fare gli interessi della propria classe in nome dell'interesse generale."

Oltre lo Stato assistenziale di Wilfried Prewo, maggiori informazioni sul sito dell'Istituto Bruno Leoni
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