La pioggia prima che cada - J. Coe

sabato 27 ottobre 2007 Posted by tfrab

Di cosa parla?

Rosamund è giunta ormai alla fine della sua vita. Allora prende un registratore e comincia a raccontare i suoi primi cinquant'anni attraverso venti fotografie. Il destinatario è un personaggio misterioso: il senso degli eventi si chiarirà solo alla fine.

Perché leggerlo?

Perché l'idea di raccontare una vita a partire da un pugno di fotografie è bella. Perché l'autore ha un grande amore per la diversità, che sa descrivere meravigliosamente. Perché è Jonathan Coe, e scrive bene, come pochi altri oggi.

Perché non leggerlo?

Perché Coe ha scritto cose molto più belle, come la Banda dei Brocchi o La Famiglia Winshaw. Magari potete aspettare l'edizione economica: risparmierete qualcosa, e i correttori di bozze correggeranno qualche errore clamoroso

Nel frattempo potrete leggervi libri decisamente migliori, come l'ultimo Vikram Chandra, ad esempio, o Muriel Barbery.

Fair use! Ovvero, una citazione:

Luoghi come questo sono importanti per me - per tutti noi - perché esistono al di fuori della sfera temporale. Puoi stare sulla cresta delle Long Mynd e non sapere se sei negli anni quaranta, nel 2000, nel decimo o nell'undicesimo secolo...È tutto immateriale, tutto irrilevante. Il ginestrone e l'erica viola sono immutabili, così come i sentieri delle pecore che li attraversano eli intersecano, le masse contorte di rocce affioranti che ti sorprendono a ogni curva, il caldo marrone delle felci, il grigio distante dei boschi di conifere, rincantucciati lontano, in fondo a vallate nascoste. È inestimabile il senso di libertà e assenza di tempo che ti viene accordato qui, mentre sei in alto sulla cresta sotto un impeccabile cielo azzurro d'aprile, e guardi la bellezza addomesticata della campagna inglese a est, e a ovest il primo accenno di qualcosa di più strano - l'inizio delle montagne gallesi, già anticipate da una delle configurazioni più selvagge e misteriose delle Long Mynd.
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